Villa Loredan Grimani Molin Avezzù Pignatelli
Situata in prossimità del canale Scortico che attraversa il centro storico di Fratta Polesine e poco lontano da Villa Badoer, si trova l’elegante Villa Loredan Grimani Molin Avezzù Pignatelli.
La costruzione è ispirata ai canoni tipici dell’architettura cinquecentesca di Andrea Palladio, tanto da far supporre l’intervento di un allievo del grande architetto veneto nella sua progettazione.
La facciata della villa, realizzata nel 1547, è impreziosita nella sua parte centrale da un frontone triangolare posto al di sopra di un elegante pronao sostenuto da un basamento bugnato ad arcate affiancato a sua volta, in posizione simmetrica, da due scalinate con balaustra.
La villa era dotata, all’origine, di due barchesse simmetriche e completamente staccate dal corpo centrale, delle quali, oggi, resta solo quella sul lato ovest.
All’interno, il salone centrale dal quale si dipartono gli ambienti attigui, è decorato con affreschi realizzati nel 1564.
Nel novembre del 1818, il giorno di S. Martino, la villa, fu teatro dell’arresto, da parte dell’esercito austriaco, dei principali esponenti carbonari frattensi, che furono in seguito processati e inviati al carcere dello Spielberg.
Da molti anni, durante le Giornate della Carboneria, che coinvolgono il centro storico di Fratta Polesine, all’interno della villa, si rievoca la tragica vicenda.
INDIRIZZO: Via Zabarella, 1 – Fratta Polesine (Ro)