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Teatro Ballarin di Lendinara

Su una piccola piazzetta affacciata sulla riviera del Naviglio Adigetto, si trova il Teatro Ballarin, da qualche anno riportato agli antichi splendori dopo un periodo di chiusura di oltre vent’anni. Dietro all’elegante facciata, si cela un’articolata storia fatta di ampliamenti, ristrutturazioni e trasformazioni.

L’edificio infatti ha la sua origine nel periodo Estense e solo nel 1812 viene trasformato in teatro su progetto dell’architetto Antonio Foschini, lo stesso a cui si deve il Teatro Comunale di Ferrara.

La vivace vita culturale di Lendinara e del Polesine in genere, comportò, nel corso degli anni, una serie di ampliamenti che interessarono sia l’area scenica che quella occupata dal pubblico divenuto via via sempre più numeroso.

Parallelamente a tali ristrutturazioni, seguirono importanti rinnovamenti anche dell’apparato decorativo adeguandolo agli stili correnti. Nel 1948 avvenne la trasformazione più radicale: il Teatro divenne una sala cinematografica.

Conseguentemente furono soppressi i palchi a favore di un’ampia galleria; rifatti atrio, ingresso e scale per aumentarne la capienza; fortunatamente la facciata ottocentesca rimase immutata.

Nel 1986 il Ballarin venne però chiuso e rimase, in seguito, inutilizzato sino al 2007, quando, dopo il suo completo restauro, ritornò a essere importante fulcro della vita culturale di Lendinara.