San Francesco e Santa Giustina
La chiesa di San Francesco e Santa Giustina, una delle più importanti e antiche del centro storico di Rovigo, colpisce per la sua imponente facciata neoclassica risalente alla seconda metà dell’Ottocento e successiva a opere di restauro e ampliamento.
L’edificio ha però origine medievale, infatti venne innalzato fra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento grazie a un lascito di Obizzo II d’Este finalizzato alla costruzione di un convento francescano in grado di ospitare e offrire supporto a tutti i monaci francescani dell’Italia Settentrionale.
La chiesa, in stile gotico, era a navata singola, aveva cinque cappelle absidali e la facciata dava sull’odierna via Silvestri, come uno sguardo attento può ancora osservare.
Successivamente, la chiesa e il monastero furono ampliati in maniera marcata nel fra il XV e il XVI secolo, tanto che il convento occupava parte dell’attuale Piazza XX Settembre. Questo luogo infatti divenne, in breve tempo, punto di ritrovo della nobiltà locale che proprio qui decise di far costruire le cappelle che avrebbero accolto, dopo la morte, le loro spoglie.
Dopo l’invasione francese, i monaci vennero definitivamente allontanati lasciando nell’incuria il complesso. Poco dopo, il parroco della piccola chiesa di Santa Giustina, situata nelle vicinanze, chiese di trasferire la sede parrocchiale a San Francesco “salvando” di fatto la chiesa dallo stato di abbandono, sorte che invece ebbe il convento che nel 1837 fu in parte abbattuto.
Oggi troviamo traccia del complesso conventuale sul lato sinistro della chiesa in posizione arretrata rispetto a essa: la canonica infatti, dove spiccano le eleganti aperture di quella che fu la sala capitolare, occupa la parte orientale del primo chiostro.
Seppur la ricostruzione ottocentesca abbia eliminato quasi totalmente le memorie marmoree e selpocrali, la chiesa di San Francesco e Santa Giustina custodisce al suo interno una piccola ma preziosa raccolta della pittura ferrarese-emiliana del XVI secolo e una delle poche testimonianze dell’arte gotica rodigina nella decorazione affrescata della volta a sinistra dell’abside.
Fra le numerose opere, ricordiamo “San Francesco che riceve le stigmate” di Benvenuto Tisi da Garofalo del 1550, collocata nella crociera destra e la pala al centro dell’abside raffigurante “La Madonna col Bambino in gloria e i santi Girolamo, Francesco e Giovanni Battista con i donatori Aurelio Silvestri e Lucrezia Mazzarelli Silvestri” capolavoro di Sebastiano Filippi detto il Bastianino, riferibile agli anni 1585-1587.
INDIRIZZO: Piazzale S. Francesco, 6 – Rovigo