Beata Vergine del Soccorso, detta “La Rotonda”

Il Tempio della Beata Vergine del Soccorso chiude la verde Piazza XX Settembre nel centro storico di Rovigo. Popolarmente conosciuta come “La Rotonda” per la sua pianta ottagonale, a simboleggiare la perfezione di Dio, essa fu costruita fra Cinquecento e Seicento per conservare degnamente la “Madonna con Bambino” ritenuta miracolosa; essa si trovava affrescata sull’altare di un piccolo oratorio che sorgeva nelle vicinanze, divenuto troppo piccolo per contenere i numerosi devoti accorsi per venerare l’immagine sacra alla quale si attribuiva il miracolo del superamento della pestilenza che imperversava a Rovigo in quegli anni.

L’edificio è composto da due corpi ottagonali, incastonati l’uno sull’altro, circondati da un ampio porticato delimitato da un’elegante balaustra. In questo luogo, nel corso degli anni, vennero poste lapidi e stemmi provenienti da costruzioni cittadine oggi scomparse e sempre qui, è riconoscibile una meridiana.

Proprio nella parte superiore del porticato, si trova uno spazio, illuminato da cinque ovali per lato: esso fu utilizzato come granaio pubblico, permettendo alla popolazione di affrontare periodi di carestia.

Accanto alla chiesa, ma scostato da questa, si trova l’alto campanile progettato nel 1655 dall’architetto Baldassarre Longhena e completato nel 1773.

All’elegante e sobria semplicità dell’esterno, si contrappone la ricchezza delle decorazioni interne: tre fasce pittoriche e scultoree poste poco sopra a scure sedute in legno, si integrano e disegnano lo spazio facendo risaltare la conformazione geometrica della chiesa.

Nella fascia inferiore le storie di Maria si alternano a quelle dove sono glorificati i Podestà veneziani; la fascia mediana alterna alla rappresentazione dei miracoli ottenuti per intercessione della Madonna, le statue degli apostoli, degli evangelisti e dei santi protettori di Rovigo mentre le celebrazioni dei Podestà e dei Provveditori sono protagoniste dei teleri della fascia superiore.

A un occhio attento, non possono sfuggire le rappresentazioni della città di Rovigo, attraverso il suo simbolo: la rosa. Questo fiore lo si ritrova anche nella piccola immagine miracolosa sopracitata posta sull’altare maggiore al centro di una ricca decorazione in legno dorato.

Sulla parete di fronte all’altare, sopra la porta d’entrata (la vera entrata!) è collocato l’organo realizzato nel 1767 dal veneziano Gaetano Callido.

INDIRIZZO: Piazza XX Settembre, 37 – Rovigo