Badia Polesine
Le origini del centro abitato di Badia Polesine sono strettamente legate alla Comunità di monaci benedettini, qui presenti dal X secolo e collegate alla presenza dell’Abbazia di S. Maria della Vangadizza.
Nel 1200, a questi succedettero i Camaldolesi, che rimasero nel monastero fino alla sua soppressione avvenuta nel 1810.
Oggi, del grande complesso monastico e immersi in un bellissimo parco, rimangono il campanile, il chiostro trapezoidale del 1300 e la cappella laterale del XV secolo dedicata alla Beata Vergine della Vangadizza.
Nella piazza antistante, è impossibile non notare due sarcofagi: essi custodiscono le spoglie Alberto Azzo II d’Este e della moglie Cunegonda, capostipiti degli Hannover, famiglia dalla quale discendono gli attuali regnanti inglesi.
Passeggiando sotto i portici lungo le strette vie del centro storico, si scorgono bellissimi palazzi che rapiscono lo sguardo per i loro stili architettonici, come ad esempio Palazzo Turchetti o il Palazzo dell’ex Mercato Coperto.
Non è possibile lasciare Badia Polesine senza una visita al Teatro Balzan costruito nel 1812: un vero e proprio gioiello per le decorazioni a foglia d’oro che ricorda, per somiglianza, la Fenice a Venezia.
Nel ridotto dello stesso Teatro, è possibile infine visitare la Collezione Balzan, costituita da 49 opere realizzate da famosi pittori italiani dell’Ottocento e Novecento, tra cui Giovanni Fattori e Giuseppe de Nittis.
Da Badia Polesine parte la Nonantolana-Longobarda, tappa della Romea Strata, antico cammino internazionale.