CASA MUSEO GIACOMO MATTEOTTI

La Casa – Museo Giacomo Matteotti a Fratta Polesine è ricavata all’interno di quella che fu, a partire da fine Ottocento, la residenza della famiglia Matteotti. L’edificio che conserva la divisione degli spazi e il mobilio del tempo in cui vi abitò Giacomo Matteotti, è dotato di attrezzature multimediali che consentono di conoscere la figura

MUSEO ETNOGRAFICO “MANEGIUM”

Il Museo, Centro di Documentazione della Civiltà e del Lavoro, è situato a Fratta Polesine e occupa l’intero Palazzo Dolfin Grindati-Boniotti risalente al XVI secolo. Con ricchezza di materiale si sono ricostruiti gli ambienti legati al mondo agricolo, ma anche alla vita quotidiana di fine Ottocento, inizio Novecento. Al secondo piano infatti si trovano le

MULINO AL PIZZON

Poco lontano dal centro abitato di Fratta Polesine, alla confluenza fra Canale Scortico e Canalbiancon, si trova il Mulino Pizzon, un esempio di archeologia industriale di notevole importanza essendo l’unico mulino terragno di metà Ottocento esistente in Polesine. Il percorso museale si sviluppa su tre piani e permette di vedere le imponenti macchine, ancora funzionanti,

MUSEO DEL RISORGIMENTO

Il Museo del Risorgimento di Lendinara è collocato nelle sale del sottotetto di Palazzo Boldrin. L’esposizione documentaria e il racconto delle vicende biografiche di Alberto Mario e Jessie White, sua moglie, permettono di narrare il periodo Risorgimentale nel territorio di Lendinara. Una sezione del Museo è dedicata all’Archivio fotografico della famiglia Marchiori del quale fanno

MUSEO PROVINCIALE DELLA RESISTENZA

Il Museo della Resistenza di Villamarzana è un piccolo centro della memoria che raccoglie documenti relativi al tragico eccidio di 43 partigiani vittime, nell’ottobre del 1944, dei nazifascisti. Il Museo si trova all’interno di quella che fu la casetta del barbiere, all’esterno della quale avvenne la fucilazione. Altre informazioni qui: www.comune.villamarzana.ro.it

Rovigo

Il capoluogo di provincia è una città capace di sorprendere tra storia, natura e mitezza dei suoi abitanti.  Nei secoli scorsi fu città murata e per capirlo basta salire sulla Torre Donà, che insieme a Torre Grimani, sono l’emblema dell’antico Castello medievale.  Il centro storico rispecchia l’architettura tipica veneta tra piazze e portici: Piazza Vittorio

Arquà Polesine

Proprio dove il Po di Adria, attivo durante l’Età del Bronzo, disegnava una curva ad angolo retto per poi proseguire il suo corso verso Adria, sorge Arquà Polesine, che ha impresso nel suo nome quel singolare tracciato ad “arco” dell’antico fiume che la attraversava. Al centro del piccolo borgo posto oggi sulla sinistra del Canalbianco,

Badia Polesine

Le origini del centro abitato di Badia Polesine sono strettamente legate alla Comunità di monaci benedettini, qui presenti dal X secolo e collegate alla presenza dell’Abbazia di S. Maria della Vangadizza.  Nel 1200, a questi succedettero i Camaldolesi, che rimasero nel monastero fino alla sua soppressione avvenuta nel 1810. Oggi, del grande complesso monastico e

Canda

Il piccolo comune di Canda, si trova sulla sinistra idrografica del Canalbianco e come il suo nome indica,“can-da” ossia “luogo di sosta” da sempre è in stretta correlazione con il corso d’acqua sul quale il centro abitato si affaccia. Numerose sono qui le ville in stile veneziano a testimonianza della dominazione della Serenissima nel territorio

Castelgugliemo

Il grazioso centro storico di Castelguglielmo, raggiungibile navigando sul Canalbianco o attraverso una bellissima passeggiata lungo il percorso pedonale costeggiando il fiume, colpisce per la sua armonica disposizione attorno alla grande piazza. Proprio in questo spazio sorgeva la grande fortezza medievale il cui ricordo rimane nel toponimo che dà il nome a questa località.